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dai GIORNALI di OGGI

Eluana, ecco il decreto

"No allo stop all'alimentazione"

2009-02-05

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Dalessandro Giacomo

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L'ARGOMENTO DI OGGI

 
                                         

 

CORRIERE della SERA

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2009-02-05

I legali della donna: "Ipotesi abnorme". Sacconi: "Non può morire per volontà presunta"

Eluana, ecco il decreto

"No allo stop all'alimentazione"

Spunta la bozza del testo del governo che blocca i medici. A Udine indagine sulle volontà della Englaro

Beppino Englaro guarda le foto della figlia Eluana

Beppino Englaro guarda le foto della figlia Eluana

ROMA - Il decreto del governo che vieta l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro è pronto. È stata preparata infatti la bozza del provvedimento dell'esecutivo finalizzato a sospendere l'attuazione della sentenza della Corte di Appello di Milano. "L'alimentazione e l'idratazione - si legge nella bozza del decreto legge -, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi". Il provvedimento è dunque pronto e l'orientamento del governo sarebbe quello di procedere, ma l'ultima decisione, a quanto si apprende, non è ancora stata presa.

"IPOTESI ABNORME" - Quella di un decreto del governo è stata definita dai legali di Eluana una "ipotesi costituzionalmente abnorme". D'altra parte però, all'indomani delle parole del premier Silvio Berlusconi ("Siamo pronti a intervenire"), il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha sottolineato in una nota che "sarebbe comunque paradossale che Eluana Englaro dovesse essere l'unica persona a morire sulla base di una volontà presunta, dal momento che la futura legge sulla fine di vita non potrà non recepire il principio, contenuto nelle proposte dei diversi schieramenti, a proposito di una volontà che deve essere esplicita e certificata, ma che mai può essere indirettamente ricostruita".

CASINI - A chiedere esplicitamente un intervento del governo con un provvedimento ad hoc è il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, assicurando che i centristi sosterranno un eventuale decreto dell’esecutivo. "Rispettiamo il dolore della famiglia di Eluana e siamo vicini a sua papà - spiega Casini - ma riteniamo che nessuno abbia diritto di vita e di morte su una persona. Il governo - aggiunge il leader centrista - deve intervenire, noi lo auspichiamo e lo sollecitiamo, non ci si può lavare le mani perché il diritto alla vita è garantito dalla nostra Costituzione".

"NAPOLITANO NON FIRMI" - D'altro canto il Prc chiede al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare un eventuale decreto contrario alla sentenza della Corte di Appello di Milano su Eluana. "Ci risulta - afferma il responsabile dipartimento Giustizia del Prc Giovanni Russo Spena - che lo stesso capo dello Stato abbia già espresso tutti i suoi dubbi sull’eventualità di un decreto che anticiperebbe la discussione sul testamento biologico".

SIT IN DI PROTESTA - E per scongiurare l'ipotesi di un decreto il parlamentare Pdl Benedetto Della Vedova ha organizzato un sit in davanti Palazzo Chigi dalle 18 di giovedì sera fino al Consiglio dei Ministri in programma venerdì mattina.

SI MUOVE LA PROCURA DI UDINE - Il caso Englaro resta dunque in primo piano. E, nel giorno in cui il neurologo Carlo Alberto Defanti che ha in cura la donna in coma da 17 anni ha annunciato per venerdì l'avvio dello stop all'alimentazione e all'idratazione, torna anche all'attenzione dei magistrati. La procura di Udine intende infatti verificare le testimonianze di amici e parenti sulla volontà espressa da Eluana Englaro. La decisione di nuove verifiche è stata presa dalla procura sulla base dei contenuti di alcuni esposti inviati in questi giorni a polizia, carabinieri e alla procura stessa.

FASCICOLO - Le indagini sulle testimonianze di amici e parenti dovrebbero affiancarne altre, fra le quali quelle relative alla legittimità del protocollo firmato nei giorni scorsi dalla casa di riposo "La Quiete", dall'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e dall'associazione "Per Eluana" per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione della donna in coma.

CSM IN CAMPO - Nel frattempo, il Csm scende in campo a difesa dei giudici che si sono pronunciati sul caso di Eluana Englaro, da quelli della Cassazione ai colleghi della Corte d’appello di Milano. Da Palazzo dei Marescialli arriva, infatti, il richiamo a rappresentanti della maggioranza e di governo per aver rivolto contro i magistrati "gravi accuse" e parole "denigratorie", tali da "delegittimarne l’operato". Richiamo che coinvolge anche monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della vita, secondo il quale la sentenza in questione "manda a una morte di grande sofferenza una ragazza".

05 febbraio 2009

REPUBBLICA

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2009-02-05

L'esecutivo ha messo a punto un provvedimento urgente per impedire

di fermare l'alimentazione e l'idratazione forzata. Dubbi di Napolitano

Eluana, pronto il decreto del governo

I legali: "Dl costituzionalmente abnorme"

Inchiesta a Udine sulle intenzioni espresse dalla donna. Sacconi: "Sua volontà presunta"

Berlusconi non esclude di anticipare il testamento biologico. Bonaiuti ha confermato

Eluana, pronto il decreto del governo I legali: "Dl costituzionalmente abnorme"

L'ingresso della clinica di Udine

UDINE - Si fa sempre più duro lo scontro sulla sospensione dell'alimentazione a Eluana Englaro. Mentre è pronto il decreto del governo per fare in modo che non si possa bloccare alimentazione e idratazione dei pazienti in stato vegetativo, "una scelta costituzionalmente abnorme", l'hanno definita i legali della famiglia, il ministro della Salute alza ulteriormente il tiro e parla di "volontà presunta" della ragazza. Intanto il capo dello Stato avrebbe congelato il decreto.

Sacconi. "Sarebbe comunque paradossale che Eluana Englaro dovesse essere l'unica persona a morire sulla base di una volontà presunta - afferma in una nota il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi - dal momento che la futura legge sulla fine di vita non potrà non recepire il principio, contenuto nelle proposte dei diversi schieramenti, a proposito di una volontà che deve essere esplicita e certificata, ma che mai può essere indirettamente ricostruita".

Il governo prepara un decreto. Ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato che Palazzo Chigi sta lavorando a un decreto che anticipi il testo del disegno di legge sul testamento biologico che vieta di fermare alimentazione e idratazione dei pazienti in stato vegetativo. Anche se la questione non è tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio di ministri di domani.

La bozza. Il provvedimento elaborato dal governo contiene un solo articolo dal titolo: "Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione". "In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita - recita il testo - l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi". Il provvedimento è dunque pronto e l'orientamento del governo sarebbe quello di procedere, ma l'ultima decisione, non sarebbe ancora stata presa. Inoltre, secondo indiscrezioni, il capo dello Stato avrebbe espresso informalmente serie perplessità sul decreto, manifestando l'intenzione di non firmarlo.

I legali: "Scelta abnorme". "Una scelta costituzionalmente abnorme, mai verificatasi nell'Italia repubblicana", dicono i legali di Eluana Englaro, Giuseppe Campeis e Vittorio Angiolini. In questo caso, infatti, il provvedimento governativo finirebbe per fermare "l'attuazione di specifiche pronunce giurisdizionali inoppugnabili e sottoposte a verifiche giudiziarie di ogni tipo...". Secondo i legali, si verificherebbe, insomma, un conflitto senza precedenti tra potere giudiziario e potere esecutivo. Senza contare, proseguono "gli aspetti umani e medici della vicenda" che riguardano, tra l'altro, un trattamento sanitario in corso e il perdurare dell'invasione di mani altrui sul suo corpo che dura ormai da 17 anni".

Stop alla nutrizione. Se Palazzo Chigi pensa davvero di percorrere questa strada ha però poco tempo a disposizione. Lo stop alla nutrizione artificiale di Eluana potrebbe partire oggi o al massimo domani. Medici, clinica e legali hanno chiarito infatti andare avanti comunque, nonostante l'assessore regionale alla salute Vladimiro Kosic abbia sollevato dubbi sull'idoneità della clinica, comunicandoli al ministro Sacconi. "Fino a quando saremo nella legalità non ci fermeremo", ha ribadito l'avvocato Campeis.

Vertice in Procura. Si è svolto questa mattina al Palazzo di Giustizia di Udine il vertice convocato ieri dal Procuratore della Repubblica Antonio Biancardi. Il magistrato ha avuto un colloquio con l'anestesista Amato De Monte, il primario udinese che guida l'equipe di volontari, e l'avvocato di Beppino Englaro, Giuseppe Campeis. Il sanitario e il legale erano stati convocati dopo il trasferimento a Udine di Eluana Englaro e la firma di un protocollo per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione della paziente.

L'indagine. Biancardi è pronto ad aprire un fascicolo: intende interrogare familiari e amici della ragazza, per verificare la reale volontà di Eluana - come ha sempre detto il padre - di non accettare una vita vegetativa. Ricordiamo la circostanza: Eluana lo avrebbe detto ai genitori dopo la visita a un amico in coma per un incidente stradale. Ma anche sul fronte del governo potrebbe arrivare un provvedimento per bloccare l'attuazione del decreto della corte d'Appello di Milano (che autorizza la sospensione della nutrizione artificiale ad Eluana): "Ripeto quello che ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi: stiamo lavorando per verificare la possibilità di un intervento", ha confermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.

L'annuncio. Il neurologo Carlo Aberto De Fanti, che ha in cura Eluana Englaro, ha intanto annunciato che inizierà da domani mattina la progressiva diminuzione dei nutrienti ad Eluana Englaro, per dare il via al protocollo finalizzato alla nutrizione ed idratazione artificiale della donna. De Fanti ha assicurato che "l'evidenza scientifica dice che Eluana non soffrirà": ''Morire per disidratazione in pazienti con compromissione più o meno grave del cervello, è uno dei modi più dolci che si conoscano''.

Il protocollo. A firmare sono stati la casa di riposo La Quiete, Azienda sanitaria Medio Friuli e associazione Per Eluana (composta dall'anestesista Amato De Monte, altri medici e una decina di infermieri specializzati). Un percorso sul quale il ministro del Welfare Sacconi ora intende vedere chiaro per verificarne la legittimità o l'eventuale contrasto con i principi del servizio sanitario nazionale. Il ministero intende anche verificare la validità della struttura per stabilire se è in grado di accogliere una persona in "pericolo di vita". In sostanza, secondo Sacconi e i suoi tecnici, "La Quiete" non avrebbe le qualità tecniche necessarie. Per questo, ieri, è stato convocato a Roma l'assessore regionale alla Sanità, Wladimir Kosic che si è recato nella capitale contro la volontà del governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo notoriamente favorevole alle posizioni di Beppino Englaro sulla sorte della donna.

(5 febbraio 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-02-05

Eluana, ecco il decreto del governo

Il colpo di mano è pronto. In tempi record, in deroga a ogni discussione, a qualunque confronto libero, e non strumentale, il governo ha pronto il decreto per impedire l'interruzione dell'alimentazione forzata ad Eluana Englaro. Il provvedimento sarebbe stato già preparato dall'esecutivo, dopo il sì di Berlusconi che avrebbe superato le iniziali titubanze,

ma per ora è "congelato"

A frenare, questa volta, e a farsi garante della giustizia e dei principi costituzionali è ilCapo dello Stato: dal momento che, sottoposto preventivamente al Presidente, quest'ultimo avrebbe espresso informalmente serie perplessità sul decreto, manifestando l'intenzione di non firmarlo. A questo punto è una corsa contro il tempo: la sospensione progressiva

dell'alimentazione di Eluana potrebbe partire già domani, e da ambienti della maggioranza si fa notare che al massimo entro 48 ore dal distacco del sondino il decreto dovrà essere esecutivo. Un provvedimento chiesto a gran voce in questi giorni da tutta la maggioranza parlamentare, con poche eccezioni, ed anche dal drappello 'teodem' del Pd. Il decreto, di fatto, anticiperà la parte della proposta di legge sul testamento biologico che riguarda proprio il divieto di sospendere nutrizione e idratazione ai pazienti in stato vegetativo persistente.

"L'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi": è quanto si legge nella bozza del decreto legge per sospendere l'attuazione della sentenza della Corte di appello di Milano che autorizza l'interruzione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro.

Il provvedimento contiene un solo articolo dal titolo: "Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione". "In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita - recita il testo - l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi".

ll sottosegretario Eugenia Roccella, non ha avuto dubbi: "Il Governo si pone seriamente il problema e non escludiamo nulla. Dopo 4-5 giorni di disidratazione si producono danni irreversibili". Un percorso impervio, quello del decreto. Il Capo dello stato potrebbe rigettarlo e i rapporti con la magistratura, scavalcata sulla sentenza emessa (lampante il conflitto sottostante) potrebbero ulteriormente peggiorare. Intanto, dopo aver annunciato una conferenza stampa per mezzogiorno in procura e aver ascoltato l'anestesista De Monte e l'avvocato di Beppino Englaro, Campeis , il procuratore Antonio Biancardi l'ha rinviata. Davanti a uno stuolo di giornalisti e telecamere, si è presentato un commissario di Polizia. Ha letto uno scarno comunicato di due righe in merito, ha detto, alla tragica vicenda di Eluana. "La procura sta valutando i numerosi esposti (dovrebbero essere non più di sei) giunti sul suo tavolo e ha delegato le indagini alla polizia giudiziaria".

Scelte duramente contestate dall'opposizione: "Penso che la politica si sta infilando troppo in questa vicenda che non può che essere affidata alla responsabilità e all'amore dei genitori di Eluana e alle sentenze che sono state emanate dai diversi gradi di giudizio", ha detto il segretario del Pd Walter Veltroni a margine della sua visita senese all'azienda di Vaccini Novartis. "Un intervento della politica così pesante - ha detto il segretario del Pd commentando l'intenzione del governo di varare un decreto legge ad hoc - sarebbe per me inaccettabile. Penso che il parlamento dovrà fare una legge sul testamento biologico e che ci siano le condizioni per una legge umana e giusta; ma non è materia nella quale poter fare colpi di scena propagandistici. Questa è materia molto delicata nella quale la politica debba fare un passo indietro e lasciare che le cose siano delineate da fatti oggettivi come l'amore dei genitori per Eluana e le tante sentenze diverse".

A tale bufera il padre di Eluana reagisce sottolineando la gravità degli interventi: "Quando Eluana non ci sarà più, rientrerò in una dimensione umana, perchè finora ho vissuto in una dimensione disumana. Mia figlia è stata violentata, continuamente invasa nel suo corpo, oggetto di una violenza che lei avrebbe definito inaudita, inconcepibile e inaccettabile". Così si è espresso Beppino Englaro, padre di Eluana, durante un'intervista rilasciata a Telecamere. Si tratta dell'ultima intervista che ha rilasciato prima che la figlia fosse trasferita alla clinica La Quiete di Udine.

Englaro ha parlato delle difficoltà affrontate in tutti questi anni, da quando il 18 gennaio del '92 sua figlia è rimasta vittima di un incidente stradale. "Ho iniziato questo iter giudiziario - ha detto - perchè i parlamentari non sono stati capaci di affrontare il problema. Una legge sul testamento biologico, come ha anche detto Giovanni Flick, è indispensabile e deve garantire gli stessi diritti alle persone che sono capaci di intendere e di volere e a chi non lo è". Alla domanda se abbia mai avuto qualche ripensamento in tutto questo tempo, Englaro ha risposto di no. "Non mi potrei mai pentire - ha continuato - a tutti ho detto che andrò fino in fondo. non è niente avere tutto il mondo contro rispetto ad avere se stessi contro. Non avessi fatto quello che ho

fatto non me lo sarei mai perdonato, perchè avrei avuto contro me stesso". Quello che i coniugi Englaro hanno trovato "inconcepibile" in tutta questa vicenda è stata la difficoltà a far capire "che la libertà è fondamentale e che lasciarsi morire fa parte del diritto all'autodeterminazione".

La procura, sottoposta a spinte continue e contrarie, prende tempo. La clessidra però continua a scorrere nella più totale confusione e i medici vanno avanti. Inizierà da domani mattina la progressiva diminuzione dei nutrienti ad Eluana Englaro, per dare il via al protocollo finalizzato alla nutrizione ed idratazione artificiale della donna. Lo ha detto il neurologo Carlo Aberto Defanti, che ha in cura Eluana Englaro.

Le indagini sulle testimonianze di amici e parenti - da quanto si è riusciti a sapere finora - dovrebbero far parte di quelle annunciate stamani dal Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, e dovrebbero affiancarne altre, fra le quali quelle relative al protocollo firmato nei giorni scorsi dalla casa di riposo La Quiete, dall'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e dall'associazione "Per Eluana" per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione della donna in coma da 17 anni. Nei giorni scorsi da più parti sono stati sollevati dubbi sull'effettiva volontà espressa da Eluana Englaro prima dell'incidente nel quale rimase ferita, ma non si è finora riusciti a sapere quali sono gli elementi in base ai quali la Procura friulana ha deciso di avviare indagini sulla volontà di Eluana. Lo stesso Sacconi è interventuto in materia: "Eluana sarebbe la prima persona a morire per una volontà presunta".

Intanto pressioni sull'anestesista Da Monte: "Da medico non vorrei essere nei panni del collega Da Monte che, alla fine di questa drammatica giostra, dovrà interrompere l'alimentazione di Eluana. Le sue confuse dichiarazioni danno la dimensione di un'angoscia che, purtroppo, sarà destinata ad amplificarsi quando tutto sarà compiuto". ha dichiarato a Strasburgo l'eurodeputato dell'Alde Beniamino Donnici, medico e psichiatra. In molti prendono posizione, anche all'interno della stessa magistratura.

In un'anticipazione di "Italia oggi" in edicola domani, si registra Intervento a gamba tesa del Pg di Venezia Fortuna, sulla sentenza della cassazione. "La sentenza della Corte di Cassazione su Eluana Englaro è assai discussa e a mio avviso giuridicamente errata. In realtà c'è un solo modo per salvare una vita in pericolo gravissimo: stabilire con atto legislativo urgente(in pratica con un decreto legge) che l'alimentazione forzata e l'idratazione artificiale sono strumenti naturali di sopravvivenza e non interventi terapeutici sottoposti alla disciplina dell'art. 32 della Costituzione come tali rifiutabili dal malato cosciente e responsabile, così come ha detto la stessa Cassazione con riferimento proprio ad Eluana di cui ha ricostruito la volontà in base a presunzioni e indizi risalenti a moltissimi anni fa e quindi tutt'altro che convincenti e decisivi".

La gerarchia ecclesiastica, fa sentire la prpria voce con Monsignor Rino Fisichella. Alla televisione di stato, Fisichella sostiene che ci sono ancora "diversi strumenti possibili" per il "legislatore" al fine di salvare la vita di Eluana "Sono ancora carico di speranza è non lo sarei se non credessi che c'è il primato della vita sulla morte. Spero ancora che si riuscirà ad evitare questa drammatica soluzione di morte, e che questa possa essere una testimonianza in favore della vita, perchè tutti possiamo guardare al bene e non a situazioni di male".

In questo bailamme di dichiarazioni, ha detto la sua anche la zia di Eluana, Emma Englaro, in un'intervista al Secolo XIX. Eluana, adolescente, disse a sua zia "non vorrei vivere senza essere cosciente". "Avrà avuto tredici anni, quando mi parlò della morte la prima volta. Un suo amico era finito in coma irreversibile e lei era stata a trovarlo in ospedale. Ne fu sconvolta. Se dovesse mai succedermi una cosa simile, continuava a ripetere, lasciatemi morire: non ha senso vivere senza essere coscienti". Ma a suo fratello, il papà di Eluana, la signora Emma chiede di lasciarla in vita. "Io gliel'ho detto: Beppino, Dio te l'ha data e solo Dio te la può togliere. Lui ha risposto che allora io tradisco Eluana e sono giorni che non mi parla più". Poi, quasi un anatema. Una sinistra profezia. "Mio fratello morirà con lei - dice ancora la signora Emma. Lui non lo immagina, ma il giorno in cui staccheranno il sondino cominceranno a fermare anche il suo cuore, perchè vorrà dire che davvero Eluana non tornerà mai più. E Beppino su questo non ha riflettuto".

05 febbraio 2009

 

 

 

 

 

No al decreto su Eluana

"Atto di regime contro lo Stato di diritto"

Con un decreto Berlusconi decide di sospendendere l’attuazione della sentenza della corte d’appello di Milano che autorizza l’interruzione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro.

Si sperava in uno dei soliti proclami, "non vedo come sia possibile" ha dichiarato Emma Bonino all’Unità in mattinata. E invece la bozza del decreto è pronta. La decisione finale spetterà ancora al presidente del Consiglio, "che nel suo stile pensa di poter decidere anche della vita delle persone" come dice Claudio Fava. E mentre il governo Berlusconi va avanti sulla sua strada dai firmatari deilla petizione "Eluana è nostra figlia" promosso da l'Unità, arrivano messaggi contro l’intervento governativo. Per Giuseppe Giulietti di "Articolo 21" è "un atto grave contro lo Stato di diritto". Un atto "preoccupante di interferenza", tipico di "un regime vero e proprio che interviene direttamente sui diritti fondamentali dei cittadini" per l’attore Ascanio Celestini.

Ascanio Celestini

"Il dato preoccupante del decreto che blocca i medici sulla questione di Eluana è che fino al penultimo governo di centro-destra i governanti facevano leggi per sé, che solo indirettamente colpivano i cittadini, favorendo quelli "privilegiati". Adesso, invece, questo governo sta instaurando una sorta di regime vero e proprio con intereventi diretti sui diritti fondamentali dei cittadini. Dalla riforma del sistema scolastico, che intacca le grandi conquiste del ‘900 al decreto interviene sul lavoro dei medici. Si sta rientrando in un clima di regime chiuso".

Emma Bonino, Vicepresidente del Senato

"Siamo all’accanimento giuridico. Non capisco di cosa si stia parlando, di quale decreto si tratti. Di pronto il governo non ancora niente, è possibile che stili un decreto in giornata. Se così fosse dobbiamo capire se Napolitano lo firmerà. Per quanto riguarda noi, i laici, il Pd, il nostro gruppo parlamentare forse sarebbe stata necessaria una mobilitazione, una manifestazione per farci sentire. Ovviamente se si delega tutto alle schermaglie parlamentari e come ha fatto il Pd non si sceglie di intervenire perché – come ha detto Walter Veltroni - la politica meno si occupa di queste cose meglio è, poi si rischia che non avendo i numeri in parlamento non si possa contrastare l’iniziativa del governo".

Giuseppe Giulietti, Articolo 21

"Con questo decreto siamo in presenza di un precedente pericolosissimo per l’assetto giuridico e la Carta Costituzionale. Sulla questione di Eluana c’è una sentenza della Corte Costituzionale, che deve essere rispettata. C’è una divisione dei poteri da rispettare, non ci può affidare ad un braccio di ferro. Se un governo volesse intervenire seriamente non dovrebbe farlo con un decreto che blocca una sentenza, ma casomai con una legge, condivisa e che tenga conto delle sensibilità anche diverse, ma che tenga conto anche della questione etica. Il governo oggi sta pagando un pedaggio elettorale ad una parte delle gerarchie cattoliche, non sta facendo una legge, per questo farebbe meglio a non fare niente. E noi ci auguriamo che non faccia niente e che venga rispettata la sentenza".

Claudio Fava, Sinistra democratica

"La decisione di fare un decreto per Eluana, mi sembra nello stile di Berlusconi, quello di ritenere che persino la vita e la morte delle persone e il diritto alla propria dignità passi per la sua persona. La sua è un’idea patronale della politica e della democrazia. In questo caso questa visione si abbatte dolorosamente su una vita e sulla sua famiglia, ma non è l’unico caso. Questo parlamento, d’altra parte è prudentissimo e più proiettato a ricucire i dissensi interni e a tenere buone le proprie tribù. Se lo stesso Pd avesse preso una posizione più decisa sulla questione, non si sarebbe trovato di fronte a Berlusconi che decide sulla vita degli altri".

Barbara Pollastrini

"È un fatto gravissimo che il governo, con un decreto, renda inapplicabile la sentenza definitiva della Cassazione, di fatto aprendo un conflitto tra poteri e istituzioni. Ed è tristissimo veder calpestato, insieme allo stato di diritto, il rispetto per il dramma di una donna e di una famiglia.Visto anche il confronto aperto al Senato sul testamento biologico mi auguro che le personalità più attente e sensibili del centrodestra sappiano impedire un atto così autoritario. Per questa via, si arriverebbe persino su temi eticamente sensibili a procedere con decreti ad personam".

05 febbraio 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-02-05

Eluana, la procura di Udine

indaga sulle sue ultime volontà

5 febbraio 2009

Inizierà da domani mattina la progressiva diminuzione dell'alimentazione ad Eluana Englaro. Lo ha detto all'Ansa il neurologo Carlo Aberto Defanti, che ha in cura Eluana Englaro e che sta per dare il via al protocollo finalizzato alla nutrizione ed idratazione artificiale della donna. Intanto, secondo fonti giudiziarie friulane, La Procura della Repubblica di Udine sarebbe intenzionata a verificare le testimonianze di amici e parenti sulla volontà espressa da Eluana Englaro.

Le indagini sulle testimonianze di amici e parenti dovrebbero far parte di quelle annunciate dal Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, e dovrebbero affiancarne altre, fra le quali quelle relative al protocollo firmato nei giorni scorsi dalla casa di riposo La Quiete, dall'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e dall'associazione "Per Eluana" per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano che ha stabilito l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione della donna in coma da 17 anni.

Nei giorni scorsi da più parti sono stati sollevati dubbi sull'effettiva volontà espressa da Eluana Englaro prima dell'incidente nel quale rimase ferita, ma non si è finora riusciti a sapere quali sono gli elementi in base ai quali la Procura friulana ha deciso di avviare indagini sulla volontà di Eluana.

Sarebbe intanto pronta una bozza di decreto per sospendere l'attuazione della sentenza della corte di appello di Milano che autorizza l'interruzione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro. A conferma di quanto anticipato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende, la bozza di decreto prevede che i trattamenti di nutrizione a idratazione artificiale non possano essere assimilati a terapie e, dunque, non possano essere sospesi al paziente. La bozza richiama inoltre l'atto di indirizzo alle regioni del ministro del Welfare Maurizio Sacconi nel quale si ribadisce che le finalità delle strutture del servizio sanitario nazionale sono volte all'accudimento e alla cura dei pazienti.

"È un fatto gravissimo che il governo, con un decreto, renda inapplicabile la sentenza definitiva della Cassazione, di fatto aprendo un conflitto tra poteri e istituzioni" commenta Barbara Pollastrini, ex ministro delle Pari Opportunità. "È tristissimo - prosegue la deputata del Pd - veder calpestato, insieme allo stato di diritto, il rispetto per il dramma di una donna e di una famiglia".

 

 

 

 

 

 

 

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2009-02-01

 

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